Nel 2021 le PMI italiane hanno raggiunto un livello base di digitalizzazione grazie all’adozione di soluzioni cloud, e in parte Iot. Tuttavia, restano indietro rispetto agli standard europei. A rivelarlo è il rapporto ISTAT del 2021, il quale ha analizzato lo stato di crescita di piccole e medie imprese del nostro Paese.
In generale, il 60,3% delle PMI ha raggiunto almeno un livello base di intensità digitale (superiore alla media Ue del 56%). Tra le imprese con almeno 10 addetti, il 41,9% ha acquistato servizi di cloud computing di livello medio-alto e il 51,9% di livello intermedio e sofisticato (35% la media Ue, 75% l’obiettivo europeo 2030).
La digitalizzazione è importante e deve interessare ogni settore. Quando si parla di digital transformation vi è implicito un processo di trasformazione non solo tecnologico, ma anche mentale. In Otherbase crediamo che chi non investire oggi nel digitale non ha gli strumenti per comprendere appieno le nuove esigenze dei clienti e, al tempo stesso, limita la propria competitività sul mercato. Scopriamo nelle prossime righe lo stato di digitalizzazione delle imprese nel nostro Paese.
PMI conquistate dall’IoT
Per comprendere come viene misurata la trasformazione digitale a livello europeo è opportuno far riferimento al Digital Economy and Society Index (Desi), sviluppato dalla Commissione Europea. Attraverso 5 parametri chiave quali la connettività, le competenze digitali, l’uso di internet da parte dei cittadini, la digitalizzazione delle attività economiche e i servizi pubblici digitali, è possibile monitorare il livello di digitalizzazione di una nazione rispetto alla media europea e al resto del mondo. In questa classifica, l’Italia occupa il 18° posto su 27, avanzando di qualche posizione rispetto all’anno precedente.
Di cosa c’è bisogno per crescere? Alcune PMI italiane stanno puntando all’adozione dell’IoT.
Grazie a questa tecnologia, infatti, è possibile conquistare nuove fette di mercato e aumentare la propria competitività. In termini di conoscenza e di progetti avviati, il divario tra grandi e piccole e medie aziende resta però evidente.
Lo conferma anche il sondaggio condotto dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, dove su un campione di 100 grandi aziende e, 525 PMI italiane, emerge che il 97% delle prime è a conoscenza di soluzioni IoT per l’Industria 4.0 e il 54% ha lanciato progetti in questo ambito, mentre solo il 39% delle PMI ne è a conoscenza e il 13% ha avviato iniziative.
Per esempio, il settore manifatturiero è quello che potrebbe trarre grande beneficio dall’IoT: gestione dei macchinari, controllo della qualità, sicurezza sul lavoro e molto altro tutto controllato da remoto. Con un’organizzazione di questo tipo, consente di fare previsioni sull’andamento dei processi produttivi, nonché può veder migliorata la produzione.
Sei imprese su 100 utilizzano strumenti di IA
Come per la tecnologia IoT, anche i sistemi di Intelligenza Artificiale costituiscono una possibilità di crescita per le PMI italiane. Tuttavia, solo il 6,2% delle imprese dichiara di comprenderne i vantaggi. La percentuale è maggiore per le attività attive nei settori legati alle telecomunicazioni (18,1%), all’informatica (16,9%) e alla fabbricazione di computer e prodotti di elettronica in generale (15,7%).
Le principali finalità degli strumenti di IA riguardano l’estrazione di conoscenza e informazione da documenti di testo (37,9%), conversione della lingua parlata in formati leggibili da dispositivi informatici attraverso tecnologie di riconoscimento vocale (30,7%) e automatizzazione di flussi di lavoro attraverso software robot (30,5%).
In molti casi, l’adozione dell’AI da parte delle PMI è frenata dall’idea che questa tecnologia non sia a loro accessibile (quali professionalità o strumenti servono?).
Prospettive future per le PMI sulla digital transformation
Le realtà più piccole faticano a modernizzare i propri processi produttivi e operativi inserendo le tecnologie digitali in modo pervasivo. Infatti, solo tra le imprese con almeno 50 addetti, vi è inclusa anche l’adozione dei software gestionali (ERP e CRM) tra i primi quattro modelli tecnologici più utilizzati. La presenza di IoT si rivela invece solo nelle imprese con almeno 250 addetti.
La trasformazione digitale richiede un cambio di mentalità e un’attenzione particolare a tutti quegli aspetti di change management fondamentali per ingaggiare tutta l’organizzazione, favorendo il buon esito delle iniziative di digitalizzazione delle PMI.
Fra gli obiettivi di Otherbase vi è proprio quello di guidare e affiancare le PMI in un percorso solido di trasformazione digitale. Scopri di più sulla nostra realtà e richiedi una consulenza.